La Comunicazione Non Violenta, detta anche Comunicazione Empatica, si basa sul principio che sentire empatia fa parte della nostra natura umana e che le strategie violente, siano esse fisiche o verbali, sono comportamenti appresi fin dai primi anni di vita, che la cultura prevalente insegna e sostiene, che ci allontana da noi stessi e dagli altri.
Marshal Rosenberg, negli anni ’70, ha sviluppato un modello di Comunicazione che consente di trovare maggiore efficacia nella comunicazione, maggiore comprensione, connessioni più profonde e risoluzione dei conflitti.
Secondo Rosenberg il modo in cui usiamo le parole ha un ruolo cruciale nel rimanere
connessi empaticamente con noi stessi e con gli altri.
Infatti, la Comunicazione Non Violenta si basa su tre aspetti fondamentali:
Auto-empatia, l’ascolto di se stessi;
Empatia, ascolto dell’altro;
Auto-espressione onesta, esprimere autenticamente il proprio sentire e i propri bisogni.
La CNV è un processo di comunicazione costituito da quattro punti chiave:
L’Osservazione oggettiva dei fatti (senza interpretazioni).
I Sentimenti che proviamo nel momento in cui accadono i fatti.
I Bisogni soddisfatti o insoddisfatti che stanno dietro ai sentimenti.
Le Richieste che rappresentino ciò che vorremmo che l’altro facesse per soddisfare i bisogni presenti in noi in quel momento e che aiutano a sentire ciò che è vivo in noi e nell’altro e a fare chiarezza.
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